CLAUDIO CISCO “le mie poesie con immagini”

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Mia strega
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Balla mia strega

balla per me muovendo più forte i fianchi

balla con il corpo e con l’anima.

Balla sotto questa luna piena

colora d’argento i miei sogni

nei tuoi occhi vedo riflessi cosmici diamanti.

Non ho bisogno di bere il tuo filtro

mi hai stregato solo con lo sguardo

mi hai in tuo potere ormai.

Riempimi i sensi e l’anima di te

abbandonati tra le mie braccia

e regalami la tua follia per sempre.

 

NOSTALGIA

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Le inquietudini del mio primo bacio

e poi le affascinanti scoperte intime

i primi turbamenti

quei peccati d’una età che non torna più

scomparsa per sempre.

E tu sorellina timida timida

ed io fratellino impacciato e buffo,

tra sguardi e silenzi

ci spiavamo dentro l’anima

imparavamo ad amare.

Provo con la fantasia a tornare bambino

insieme con te

nella poesia di quel nostro magico mondo.

Cerco invano

di ricreare quegl’innocenti momenti intensi

mi ritrovo il fantasma d’un uomo già inesorabilmente invecchiato.

Quelle due giovani creature

ora son come cristalli di ghiaccio d’un viso d’inverno.

Quell’antica primavera

è ormai neve e gelo.

 

 

PERDENDOMI NEL TRAMONTO

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Un altro giorno sta passando uguale agli altri

ed io sono da solo con i miei pensieri come sempre,

dentro l’anima sospesa tra i ricordi e l’infinito

una irrefrenabile voglia di fuggire via,

di respirare forte l’aria.

Con la mia auto corro sull’asfalto verso chissà dove

come per riscattare l’anima dal suo torpore

ma la strada sembra farsi sempre più triste.

Il sole scende lentamente all’orizzonte,

la sua luce filtrando attraverso le mie lacrime

mi mostra il suo colore su ogni cosa intorno

avvolgendo il paesaggio d’una malinconica bellezza.

Vedo la spiaggia deserta,

odo il rumore del mare che s’infrange contro gli scogli,

sento il calore della sabbia sotto i piedi nudi e mi sento vivo

seguo la via illuminata che il tramonto sembra indicarmi.

E in quella luce come una visione

mi appare il tuo viso

così vicino da sembrare reale,

per quante notti l’ho sognato.

Purtroppo i sogni vanno via col vento e si dissolvono

ma io, chissà perchè, non l’ho mai dimenticato.

Ora vedo scomparire laggiù in fondo al mare

il sole,

nasconde i suoi ultimi raggi quasi furtivamente,

e la superficie dell’acqua,

che nelle giornate serene luccicava

come ricoperta da miriadi di specchi,

assume quel triste colore che segue al crepuscolo

delineando il profilo d’una natura morente.

Anche il tramonto ormai,

come tutte le mie cose più belle,

è fuggito via.

Ed io mi trovo ancora qui in riva al mare

senza sapere il perchè.

Portami via dove sei tu

non lasciarmi solo.

Distante dal mondo

senza ombra viva intorno e col tempo che vola,

la mia anima s’è perduta

volgendo anch’essa al tramonto.

 

 

“PRIMAVERA”PRIMAVERA
Petali di fiori,

ali di farfalle,

canti di uccelli,

profumi nell’aere.

Il sole che sorride,

il cielo che sta a guardare.

PROSTITUTA SCONOSCIUTA

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Ti vedo tutte le sere al solito posto

sopra gli sterili binari d’un tram.

Se hai freddo strofini le mani per scaldarti,

se non passano macchine continui a guardarti intorno.

Gli stivali neri di cuoio sempre gli stessi,

la borsetta a volte rossa altre nere,

il solito trucco vistoso:

questa sera però mi sembri più bella!

sexy più che mai.

Chissà se sei sola nella vita

o se qualcuno ti ama!

Chissa perchè lo fai!

Forse avrai un romanzo dentro da raccontare,

testimonianza di un’esistenza non bella

come avrebbe dovuto essere.

Vorrei poterti aiutare,

amarti,

stare un pò con te!

Oggi per la prima volta

ti vedo con occhi diversi,

non mi interessa affatto il sesso.

Non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi a te,

mi blocco ogni volta che provo,

mi sembri quasi irraggiungibile

ma poi per dirti cosa?

In fondo ho paura di fare tutto.

Ti scongiuro, fuggi con me prostituta sconosciuta!

Ricominciamo insieme una nuova vita,

non consumarti più cosi!

ti stai buttando via da sola!

Non riesco nemmeno a terminare questi pensieri

che la vedo salire già su una macchina sportiva.

Addio mia sconosciuta prostituta!

sicuramente domani verrò ancora a vederti

e a tenerti compagnia in segreto e a distanza

forse mi sono innamorato di te

o forse abbiamo qualcosa in comune che ci unisce:

siamo entrambi soli,

che il Signore ci aiuti!

 

RICORDO D’UNA RAGAZZA SCOMPARSA

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Le serate passate sulla nostra scogliera,

il bacio lì, in riva al mare

col tramonto che ascoltava le nostre anime

mentre il mare suonava la nostra canzone.

Tanti ricordi, tanti momenti felici,

tanto amore.

È questo che vorrei gridare in silenzio

ma a che serve ora che non ci sei più?

La tua vita è stata troppo breve

come il nostro amore.

Forse il tuo compito

era farmi provare un sentimento nuovo per me: l’amore

per poi scomparire come un angelo.

Sei salita al cielo

ed ogni notte, piangendo,

cerco di vederti tra le stelle.

Addio per sempre!

 

 

SENSAZIONI

SENSAZIONI

E’ tutta avvolta

nel mistero e nella meraviglia

questa vita mia,

con genuino e infantile stupore

della natura

osservo ogni manifestazione

fino ad esserne rapito.

Con sensibilissima attenzione,

nel silenzio,

ascolto

le voci,

i suoni

anche i più tenui,

delle piccole cose

intorno a me.

Affascinato e curioso,

percepisco

la suggestione,

la religiosità,

il mistero

nascosti in esse.

Ai miei occhi

non appaiono

sempre traducibili e afferrabili

ma sciogliendosi in musica,

in sospiro,

mi riempiono

ugualmente

l’animo d’immenso.

 

 

Verrà poi la morte
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La mia vita passerà molto presto

drammatica e patetica

e con essa anche la sua ricchezza

fatta umana dalla fatica.

Il tempo,

un male che impoverisce la vita,

mi toglie ogni energia vitale,

il mio corpo senza speranza e senza salvezza

si rivolta, si risparmia, geme

s’illude ancora di strappare giorni, ore, minuti alla fine.

Ma vi è un altro male

subdolo e ancor più disperato:

quello di essere completamente solo

nell’umana comprensione di sé

costretto a tacere e fingere,

a rivedere il passato riflesso

nelle lacrime degli occhi che piangono

in un profondo bisogno di confidenze.

Triste appare allora il volto della memoria

come immobile silenzio che tende all’astrazione.

Verrà poi la morte del corpo

il distacco amaro.

 

V O L O

foto 1 per la poesia VOLOfoto 2 per la poesia VOLO

 

 

 

 

Ho aperto i miei occhi

liberato la mia mente sfidando tutti i miei limiti,

ho lasciato alle spalle

gabbie, catene, labirinti, muri insormontabili

e quell’uomo morto ch’ero ieri

e che oggi non riconosco più

fino a ridere della mia disperazione del passato,

persino la morte sembra inchinarsi

alla mia nuova voglia di vivere.

Dentro di me

l’oscurità s’è trasformata in un riverbero di luce.

Nell’anima esplode

l’incredibile forza dell’amore verso la vita.

Vedo nuovi orizzonti

distendersi davanti ai miei occhi.

Intorno a me

spazi infiniti m’invitano a raggiungerli.

Tutto è ancora da scoprire

e mi sta aspettando

e con l’entusiasmo di un bambino

m’accorgo per la prima volta

quanto sia meraviglioso vivere.

Non ho più paura ormai.

Solo,

con il vento in faccia,

apro le mie ali e mai più mi fermerò.

Finalmente adesso volo…

 

 

CLAUDIO CISCO “le mie poesie con immagini”ultima modifica: 2018-04-21T07:59:05+02:00da mortilandia99
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