Mia strega |
Balla mia strega
balla per me muovendo più forte i fianchi balla con il corpo e con l’anima. Balla sotto questa luna piena colora d’argento i miei sogni nei tuoi occhi vedo riflessi cosmici diamanti. Non ho bisogno di bere il tuo filtro mi hai stregato solo con lo sguardo mi hai in tuo potere ormai. Riempimi i sensi e l’anima di te abbandonati tra le mie braccia e regalami la tua follia per sempre. |
NOSTALGIA
Le inquietudini del mio primo bacio
e poi le affascinanti scoperte intime
i primi turbamenti
quei peccati d’una età che non torna più
scomparsa per sempre.
E tu sorellina timida timida
ed io fratellino impacciato e buffo,
tra sguardi e silenzi
ci spiavamo dentro l’anima
imparavamo ad amare.
Provo con la fantasia a tornare bambino
insieme con te
nella poesia di quel nostro magico mondo.
Cerco invano
di ricreare quegl’innocenti momenti intensi
mi ritrovo il fantasma d’un uomo già inesorabilmente invecchiato.
Quelle due giovani creature
ora son come cristalli di ghiaccio d’un viso d’inverno.
Quell’antica primavera
è ormai neve e gelo.
PERDENDOMI NEL TRAMONTO
Un altro giorno sta passando uguale agli altri
ed io sono da solo con i miei pensieri come sempre,
dentro l’anima sospesa tra i ricordi e l’infinito
una irrefrenabile voglia di fuggire via,
di respirare forte l’aria.
Con la mia auto corro sull’asfalto verso chissà dove
come per riscattare l’anima dal suo torpore
ma la strada sembra farsi sempre più triste.
Il sole scende lentamente all’orizzonte,
la sua luce filtrando attraverso le mie lacrime
mi mostra il suo colore su ogni cosa intorno
avvolgendo il paesaggio d’una malinconica bellezza.
Vedo la spiaggia deserta,
odo il rumore del mare che s’infrange contro gli scogli,
sento il calore della sabbia sotto i piedi nudi e mi sento vivo
seguo la via illuminata che il tramonto sembra indicarmi.
E in quella luce come una visione
mi appare il tuo viso
così vicino da sembrare reale,
per quante notti l’ho sognato.
Purtroppo i sogni vanno via col vento e si dissolvono
ma io, chissà perchè, non l’ho mai dimenticato.
Ora vedo scomparire laggiù in fondo al mare
il sole,
nasconde i suoi ultimi raggi quasi furtivamente,
e la superficie dell’acqua,
che nelle giornate serene luccicava
come ricoperta da miriadi di specchi,
assume quel triste colore che segue al crepuscolo
delineando il profilo d’una natura morente.
Anche il tramonto ormai,
come tutte le mie cose più belle,
è fuggito via.
Ed io mi trovo ancora qui in riva al mare
senza sapere il perchè.
Portami via dove sei tu
non lasciarmi solo.
Distante dal mondo
senza ombra viva intorno e col tempo che vola,
la mia anima s’è perduta
volgendo anch’essa al tramonto.
“PRIMAVERA” | |
Petali di fiori,
ali di farfalle, canti di uccelli, profumi nell’aere. Il sole che sorride, il cielo che sta a guardare. |
PROSTITUTA SCONOSCIUTA
Ti vedo tutte le sere al solito posto
sopra gli sterili binari d’un tram.
Se hai freddo strofini le mani per scaldarti,
se non passano macchine continui a guardarti intorno.
Gli stivali neri di cuoio sempre gli stessi,
la borsetta a volte rossa altre nere,
il solito trucco vistoso:
questa sera però mi sembri più bella!
sexy più che mai.
Chissà se sei sola nella vita
o se qualcuno ti ama!
Chissa perchè lo fai!
Forse avrai un romanzo dentro da raccontare,
testimonianza di un’esistenza non bella
come avrebbe dovuto essere.
Vorrei poterti aiutare,
amarti,
stare un pò con te!
Oggi per la prima volta
ti vedo con occhi diversi,
non mi interessa affatto il sesso.
Non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi a te,
mi blocco ogni volta che provo,
mi sembri quasi irraggiungibile
ma poi per dirti cosa?
In fondo ho paura di fare tutto.
Ti scongiuro, fuggi con me prostituta sconosciuta!
Ricominciamo insieme una nuova vita,
non consumarti più cosi!
ti stai buttando via da sola!
Non riesco nemmeno a terminare questi pensieri
che la vedo salire già su una macchina sportiva.
Addio mia sconosciuta prostituta!
sicuramente domani verrò ancora a vederti
e a tenerti compagnia in segreto e a distanza
forse mi sono innamorato di te
o forse abbiamo qualcosa in comune che ci unisce:
siamo entrambi soli,
che il Signore ci aiuti!
RICORDO D’UNA RAGAZZA SCOMPARSA
Le serate passate sulla nostra scogliera,
il bacio lì, in riva al mare
col tramonto che ascoltava le nostre anime
mentre il mare suonava la nostra canzone.
Tanti ricordi, tanti momenti felici,
tanto amore.
È questo che vorrei gridare in silenzio
ma a che serve ora che non ci sei più?
La tua vita è stata troppo breve
come il nostro amore.
Forse il tuo compito
era farmi provare un sentimento nuovo per me: l’amore
per poi scomparire come un angelo.
Sei salita al cielo
ed ogni notte, piangendo,
cerco di vederti tra le stelle.
Addio per sempre!
SENSAZIONI
E’ tutta avvolta
nel mistero e nella meraviglia
questa vita mia,
con genuino e infantile stupore
della natura
osservo ogni manifestazione
fino ad esserne rapito.
Con sensibilissima attenzione,
nel silenzio,
ascolto
le voci,
i suoni
anche i più tenui,
delle piccole cose
intorno a me.
Affascinato e curioso,
percepisco
la suggestione,
la religiosità,
il mistero
nascosti in esse.
Ai miei occhi
non appaiono
sempre traducibili e afferrabili
ma sciogliendosi in musica,
in sospiro,
mi riempiono
ugualmente
l’animo d’immenso.
Verrà poi la morte |
La mia vita passerà molto presto
drammatica e patetica e con essa anche la sua ricchezza fatta umana dalla fatica. Il tempo, un male che impoverisce la vita, mi toglie ogni energia vitale, il mio corpo senza speranza e senza salvezza si rivolta, si risparmia, geme s’illude ancora di strappare giorni, ore, minuti alla fine. Ma vi è un altro male subdolo e ancor più disperato: quello di essere completamente solo nell’umana comprensione di sé costretto a tacere e fingere, a rivedere il passato riflesso nelle lacrime degli occhi che piangono in un profondo bisogno di confidenze. Triste appare allora il volto della memoria come immobile silenzio che tende all’astrazione. Verrà poi la morte del corpo il distacco amaro. |
V O L O
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Ho aperto i miei occhi
liberato la mia mente sfidando tutti i miei limiti, ho lasciato alle spalle gabbie, catene, labirinti, muri insormontabili e quell’uomo morto ch’ero ieri e che oggi non riconosco più fino a ridere della mia disperazione del passato, persino la morte sembra inchinarsi alla mia nuova voglia di vivere. Dentro di me l’oscurità s’è trasformata in un riverbero di luce. Nell’anima esplode l’incredibile forza dell’amore verso la vita. Vedo nuovi orizzonti distendersi davanti ai miei occhi. Intorno a me spazi infiniti m’invitano a raggiungerli. Tutto è ancora da scoprire e mi sta aspettando e con l’entusiasmo di un bambino m’accorgo per la prima volta quanto sia meraviglioso vivere. Non ho più paura ormai. Solo, con il vento in faccia, apro le mie ali e mai più mi fermerò. Finalmente adesso volo… |